Sulle “orme” di Palazzolo sull’Oglio: la misurazione dell’impronta idrica locale

Desertificazione

Il comune di Palazzolo sull’Oglio si attesta in un range di consumo idrico compreso fra 8.59 e 14.36 mm3 di acqua. Si tratta di valori significativi, ma i consumi pro-capite giornalieri si attestano tra i 1180 e i 1974 l/persona al giorno, valori inferiori rispetto ai riferimenti medi nazionali ed europei: ecco, in sintesi, l’impronta idrica del Comune di Palazzolo sull’Oglio (Bs). Questo è il risultato di una sperimentazione accolta nel 2022 dall’Amministrazione Comunale su proposta di Acque Bresciane SB, gestore unico del Ciclo idrico integrato della Provincia di Brescia, con la collaborazione scientifica dell’Università degli studi di Brescia. Il Prof. Carmine Trecroci, responsabile del progetto, illustra l’obiettivo generale: “offrire ai comuni una conoscenza puntuale della loro impronta idrica, premessa indispensabile per consentire strategie di medio e lungo termine, affinché fabbisogni e disponibilità della risorsa idrica rispettino condizioni di equilibrio soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici.”

Le premesse infatti vanno di pari passo con le traiettorie climatiche previste per i prossimi decenni che vedono, per la regione subalpina e padana, un chiaro intensificarsi delle tendenze registrate negli ultimi anni: aumento delle temperature medie annue e della frequenza di ondate di calore e siccità, sconvolgimento dei pattern precipitativi invernali ed estivi, sostanziale stabilità delle quantità pluviometriche. Il tema della water security si sta progressivamente affermando, dunque, come un nodo centrale nelle politiche e nei percorsi di adattamento e sviluppo, da applicare a tutte le scale di governo.  Fra i settori che già risentono degli impatti climatici, quello delle risorse idriche è un ambito particolarmente sensibile. L’ottica di analisi è quella del Water Risk Assessment & Management, sulla scorta di trasformazioni già in corso e di quelle prevedibili, mettendo nelle condizioni migliori le comunità locali affinché si attui un’efficace transizione ecologica. Ecco il senso di questo lavoro imponente e allo stesso tempo discreto, reso possibile grazie alla paziente lungimiranza dell’Amministrazione Comunale e da una serie di fattori che hanno reso l’esperienza pilota un approccio innovativo e replicabile su più livelli.

L’applicazione pilota al comune di Palazzolo sull’Oglio ha permesso di mettere a punto un innovativo algoritmo di calcolo dell’impronta idrica complessiva del territorio, l’individuazione delle fonti di dati più affidabili, nonché la rilevazione di criticità e sinergie utili anche per sviluppi successivi, come ad esempio l’ampliamento del campione di analisi”. Così commenta L’Assessore della partita Francesco Mercandelli, ingegnere di professione che, insieme al Sindaco Gianmarco Cossandi, ha facilitato la realizzazione di questo studio, unicum nel panorama nazionale che è servito ad individuare un metodo su cui innestare un approccio sistemico.

L’approccio metodologico e i risultati ottenuti in termini di impronta idrica – specifica il prof. Trecroci – sono frutto di un approccio multidisciplinare: il nucleo di lavoro era formato dall’Università degli Studi di Brescia, Acque Bresciane, e i Consorzi di Bonifica Oglio Mella e della Media Pianura Bergamasca. Grazie ad un lavoro sinergico abbiamo scandagliato diversi approcci e metodi di calcolo prodotti in letteratura, spesso in contrasto l’uno con l’altro. Tutto ciò è servito per arrivare a una elaborazione più affidabile ed efficace, in termini di rilevazione e rappresentatività”.

Approfondendo la letteratura disponibile, è facilmente intuibile come, a livello territoriale, le stime dell’impronta idrica siano state poco numerose, e che gli studi, nel corso degli anni, si siano concentrati maggiormente su aree urbane, innestando il computo sui consumi cosiddetti “diretti”. Il comune di Palazzolo sull’Oglio, sia per la sua collocazione geografica, che fa riferimento alle aree di competenza dei due Consorzi di Bonifica (Oglio Mella a est e Media Pianura Bergamasca a ovest), sia per le proprie caratteristiche socioeconomiche (19.937 residenti al 2022 e un tessuto economico piuttosto vario composta da 550 imprese artigiane registrate alla CCIAA di Brescia al 2020), ha rappresentato un interessante caso studio su cui puntare l’attenzione.

In riferimento all’anno 2022, i dati raccolti hanno registrato un’anomalia in termini climatici: è stato un anno estremamente caldo e siccitoso, che ha generato conseguenze significative sulla disponibilità e sugli usi, soprattutto agricoli, della risorsa idrica.  La ricerca ha adottato il framework proposto dalla Water Footprint Network, riconosciuto a livello internazionale, che sistematizza il calcolo dell’impronta idrica (water footprint), vale a dire il volume di acqua dolce impiegata per i beni e servizi consumati da una comunità o prodotti dalle imprese. Le attività si sono concentrate sulla dimensione “diretta” dell’impronta idrica territoriale, ovvero sui volumi di acqua direttamente associabili ai consumi di popolazione, imprese produttive, servizi ed enti pubblici siti all’interno del perimetro del comune di Palazzolo sull’Oglio. I risultati sono articolati secondo le tre componenti principali dell’impronta idrica: blue water (acqua consumata dai diversi utenti), grey water (acqua necessaria a diluire il carico inquinante prodotto) e green water (acqua impiegata per gli usi agricoli). Alla componente diretta dell’impronta idrica è risultato utile aggiungere l’analisi di quella “indiretta”: cioè i volumi di acqua “importati” nei prodotti e servizi generati all’esterno del perimetro di analisi.

Dal caso studio emerge il peso consistente delle attività agricole nell’utilizzo della risorsa idrica, suggerendo così come la sua “stima”, opportunamente applicata, possa diventare un dato indispensabile a supporto della governance della risorsa, poiché fornisce un rigoroso strumento interpretativo.

Dello stesso avviso è il Direttore Tecnico di Acque Bresciane, l’Ing. Mauro Olivieri che ha seguito per conto della Società l’iter di avvio di questa sperimentazione per tramite dell’allora Responsabile Sostenibilità e Innovazione Francesco Esposto: “E’ un lavoro che ho seguito con grande interesse, si tratta di una sperimentazione con un approccio innovativo che consente una maggiore significatività dei risultati, rispetto ai metodi sinora adottati nelle poche esperienze a livello nazionale. Aggiungo anche che questa visione olistica del consumo dell’acqua è di stretta attualità per un gestore del Servizio Idrico Integrato, che deve avere contezza degli altri usi oltre a quello idropotabile, anche per rispondere ad obblighi dettati dal regolatore Arera sull’efficienza gestionale (vedi obiettivo qualità tecnica M0, come da delibera 637/24 per il nuovo metodo tariffario MTI-4)”.

Sono infatti numerosi i benefici desumibili da tale sperimentazione scientifica, tra cui: 1. indirizzare l’utenza verso consumi più responsabili e una migliore pianificazione sia della domanda diretta che di quella indiretta; 2. definire in termini molto più puntuali gli investimenti, le opere per il dimensionamento corretto di prelievi, consumi e trattamenti; 3. orientare le politiche urbanistiche; 4. recuperare più efficacemente le acque meteoriche e quelle grigie; 5. intervenire sulla separazione delle acque reflue civili da quelle industriali e di prima pioggia; 6. incoraggiare la diffusione di colture e sistemi produttivi meno idroesigenti e l’adozione di misure orientate all’incremento della funzionalità ecologica dei suoli e della loro capacità di trattenere l’acqua.

Amministrare al giorno d’oggi significa gestire al meglio le complessità – chiosa il Sindaco Gianmarco Cossandie per questo servono strumenti di lettura, metodi e competenze sempre più aggiornati. L’occasione offerta da Acque Bresciane SB, che ringraziamo oltre che per la gestione quotidiana del ciclo idrico anche per questo spunto di innovazione, ci aiuterà nel breve e lungo termine a pianificare azioni più puntuali, concrete ed efficaci per il buon uso della risorsa”.

Di Michele Scalvenzi

Seminario presso la Casa della musica di Palazzolo sull’Oglio (BS)

21 febbraio 2025 – ORE 9:15 – 13:00

Per capirne di più, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia, in collaborazione con Acque Bresciane SB, Università di Brescia, Consorzio di Bonifica Oglio Mella, Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca, ha organizzato un Seminario ad hoc.

Professionalità interessate: Ingegneri interessati alla valutazione ed individuazione dei fabbisogni idrici di un territorio finalizzate alla progettazione di sistemi acquedottistici civili, rurali ed industriali.

OBIETTIVI FORMATIVI:
Inquadramento della pianificazione della gestione della risorsa idrica. Presentazione dello studio inerente l’Impronta Idrica Territoriale del comune di Palazzolo sull’Oglio. Analisi dei fabbisogni idrici dei vari settori, Idropotabile, Agricolo e Produttivo.

SINTESI DEI CONTENUTI:
Lo studio prodotto dall’Università di Brescia sull’individuazione dell’Impronta Idrica del territorio del comune di Palazzolo sull’Oglio da’ modo di illustrare la pianificazione inerente al Piano del Bilancio Idrico dell’Autorità Distrettuale di Bacino del Fiume Po ed analizzare i fabbisogni idrici complessivi del comune.

Per maggiori info: comunicazione@acquebresciane.it