Acqua e Sociale La nuova Certificazione sulla parità di genere: opportunità per le aziende e la società

Nell’Africa subsahariana, il compito di portare l’acqua in casa tocca soprattutto alle donne e ai bambini, per lo più bambine. Le donne passano gran parte del loro tempo in cammino verso i pozzi per portare a casa, per la loro famiglia, tra i quaranta e i sessanta litri d’acqua al giorno.

Con questa immagine davanti agli occhi, sorge spontaneo un parallelismo con quello che avviene alle nostre latitudini; sia pure in un contesto molto diverso, è evidente il valore del contributo delle don­ne alla società, e la grande fatica ad esso associata: si calcola che l’80% delle donne abbia responsabilità familiari, dovendo­si occupare dei figli minori o di genitori anziani non più autosufficienti e/o di altri parenti fragili.

Anche nei Paesi cosiddetti sviluppati, specie in Italia, le donne portano ancora un pesante fardello legato alle responsa­bilità familiari e sono tutt’oggi vittime di profonde disuguaglianze nel mondo del lavoro. Il tasso di occupazione delle donne è al di sotto di quello degli uomini di quasi 20 punti percentuali, nonostante le donne siano più istruite e specializzate; la ma­ternità rappresenta ancora un ostacolo, in grado di allontanare dal mondo del lavoro chi non può contare su una rete familiare di supporto nella gestione dei figli; il diva­rio retributivo tra uomini e donne a parità di inquadramento – calcolato attorno al 10% – è un anacronismo diffuso, ed è più marcato se si confrontano le posizioni ma­nageriali: segno che sì, rispetto al passato le donne hanno fatto passi importanti nel conquistare ruoli manageriali, ma chi arri­va a posizioni di responsabilità paga ancora un caro prezzo, in termini di un gender pay gap superiore al 20%.

In questo contesto, incapace di riequili­brarsi spontaneamente, si inserisce un ele­mento di novità, potente fattore di cambia­mento: si tratta delle Linee Guida UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, pubblicate a Marzo 2022. Un documento di portata fondamentale, richiamato dal PNRR e che aiuterà quel cambio culturale indispensa­bile se vogliamo garantire la piena parità sul luogo di lavoro, cogliendone i benefici per le persone, le famiglie, le aziende e la Società nel suo complesso.

La UNI/PdR 125:2022 si basa su un sistema di gestione della parità (simile al ben noto modello della ISO 9001) e su un cruscotto di indicatori specifici, articolati in sei aree: Cultura e Strategia; Governance; Processi HR; Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; Equità remunera­tiva per genere; Tutela della Genitorialità e Conciliazione vita-lavoro.

Le aziende che si certificano in base alla UNI/PdR 125:2022 possono beneficiare di sgravi sui contributi previdenziali e premia­lità nei bandi di gara; sono inoltre previsti finanziamenti importanti per le PMI, in grado di coprire sia i costi di certificazione che, almeno parzialmente, i costi di consu­lenza.

Acque Bresciane, da tempo sensibile e atti­va sul tema della Diversity & Inclusion, ha raccolto immediatamente la sfida lanciata dalla Linee Guida sul sistema di gestione della parità di genere. Per garantire un pieno allineamento alla UNI/PdR 125:2022, Acque Bresciane ha aggiornato il suo Action Plan D&I, identificando interventi preziosi per favorire l’occupazione, la cre­scita professionale delle donne, la concilia­zione vita privata-lavoro e la cultura della genitorialità condivisa. Un esempio che, ci auguriamo, molte altre realtà pubbliche e private vorranno seguire.

Di Claudia Strasserra, Chief Reputation Officier presso Bureau Veritas Italia

Articolo pubblicato sul numero 8 di Riflessi, dicembre 2022