Georgie Badiel, da corriere a principessa dell’acqua

Da bambina camminava ore per raggiungere il pozzo più vicino e dissetare il resto della famiglia: oggi Georgie Badiel è presidentessa di una Fondazione a suo nome che trivella pozzi, costruisce acquedotti e finanzia percorsi formativi e di sensibilizzazione per favorire l’empowerment femminile e delle comunità rurali dell’Africa subsahariana.  

In Burkina Faso, la recente guerra civile interna e l’aggravarsi della siccità causata dal cambiamento climatico hanno portato a quota 1,9 milioni il numero di burkinabé senza accesso diretto all’acqua (Oxfam, 2022). Uno studio del 2016, condotto su un campione di oltre 6000 famiglie, evidenziava come il 97% di coloro che vivevano in zone rurali del Paese già allora non avesse accesso diretto all’acqua potabile. Nel 34% dei casi, per raggiungere la fonte d’acqua più vicina ci volevano più di 30 minuti a piedi. Oggi a causa dello spopolamento e della distruzione delle poche infrastrutture esistenti, frutto del conflitto, la situazione è ulteriormente peggiorata.

Nel 90% dei casi, è la donna adulta a reperire e trasportare l’acqua, spesso aiutata dai bambini. Allargando lo sguardo all’intera Africa Subsahariana (24 paesi), sono quasi 17 milioni le donne e i bambini, per lo più bambine, a svolgere questa faticosa mansione.

Georgie Badiel, originaria del Burkina Faso, da piccola si svegliava tutte le mattine alle 6 e camminava per 3 ore per andare a prendere l’acqua per il resto della famiglia. Quinta di 10 fratelli, Georgie si occupava di questo compito con le altre donne, mentre i maschi riposavano prima di andare a lavorare o a scuola. Una volta portata a casa, l’acqua andava bollita e raffreddata prima di poter essere bevuta, a causa dei batteri presenti, potenziali veicoli di malattie e infezioni.

Oggi, Georgie Badiel è una modella contesa dai principali marchi di moda – da Lanvin, a Louis Vuitton, a Marc Jacobs – e vive a New York, ma non ha mai dimenticato il proprio passato. Da qualche anno, infatti, ha fondato la Georgie Badiel Foundation, un’organizzazione caritatevole che finanzia la trivellazione di pozzi per portare acqua alle aree rurali del Burkina Faso e supporta programmi di educazione e scolarizzazione per le donne.

Da miss Africa a top model, Georgie è considerata oggi una delle donne africane più influenti al mondo, per tutti è la “principessa dell’acqua”, per via dell’omonimo libro per bambini che racconta la sua storia. La Fondazione dà lavoro a 25 persone fra New York e Ouagadougou e ha migliorato la vita di oltre 300 mila burkinabé, rendendo l’acqua potabile più accessibile, attraverso infrastrutture e sistemi di sanificazione.

La mission della Fondazione può essere riassunta nel contributo positivo al raggiungimento dell’SDG 6 “Clean water and sanitation”, ma va anche oltre, implementando una serie di azioni volte all’empowerment femminile e delle comunità. Infatti, grazie al contributo dei donatori, è stato possibile scavare pozzi, costruire acquedotti e, contemporaneamente, finanziare gli studi di ingegneria idraulica di 118 donne africane e lezioni di igiene per oltre 15 mila bambini.

Sgravate del compito di “corrieri dell’acqua”, le donne del Burkina Faso rurale possono studiare e avviare progetti imprenditoriali che contribuiscono allo sviluppo del Paese. “L’unica prospettiva di un’africana è camminare. E portare acqua. Io questo non l’ho mai accettato per me. E non l’accetterò mai per tutte le altre”, commenta Georgie, parlando dell’operato della Fondazione, che dal Burkina Faso ora ha raggiunto tutto il continente africano.

Di Anna Filippucci