Il cambiamento è necessario
“Dobbiamo intraprendere rapidamente azioni improntate alla sostenibilità per riscoprire il concetto di limite”
La Seconda Edizione della Giornata provinciale dell’acqua quest’anno si terrà il 20 maggio a Desenzano del Garda. Il tema di quest’anno è: Acqua è vita, cambiamento, limiti, responsabilità. Come lo interpreta, personalmente e in quanto responsabile tecnico all’interno del Consorzio di Oglio Mella?
Il titolo della giornata di quest’anno è stato oggetto di riflessione condivisa degli enti coinvolti: abbiamo scelto “Acqua è Vita”, che, tra l’altro, riprende anche lo slogan dello storico presidente della CIA (Confederazione Italiana degli Agricoltori) Giuseppe Avolio che affermava “agricoltura è vita”. Il richiamo non è stato casuale, infatti l’intreccio tra acqua, agricoltura e vita è fondamentale sul territorio bresciano e, negli ultimi anni, in un equilibrio sempre più precario.
Siamo sempre stati abituati ad avere acqua in abbondanza, per questo è difficile oggi trasmettere il cambiamento di mentalità necessario: non pensavamo sarebbe successo così in fretta, ma il riscaldamento globale si sta mostrando evidente ed è essenziale che si intraprendano velocemente azioni improntate alla sostenibilità e si riscopra il concetto di “limite”.
In questo senso il nostro consorzio è stato molto all’avanguardia, così come Acque Bresciane, iniziando in tempi non sospetti a fare investimenti strutturali, al fine di sviluppare iniziative orientate alla riduzione degli sprechi. Ad esempio, abbiamo avviato il progetto che ha permesso di sfruttare le acque appena uscite dal depuratore a fini irrigui. Si è rivelato non soltanto un esempio virtuoso di economia circolare, ma anche una soluzione innovativa ed efficace: il flusso costante d’acqua è infatti estremamente adatto per sistemi di irrigazione come quelli “a pioggia” o “a goccia” molto utilizzati nelle nostre zone.
Per voi quali sono gli obiettivi di questa giornata?
Crediamo che la giornata possa essere utile per informare la cittadinanza e sviluppare conoscenza e condivisione dei temi che tratteremo. Cercheremo di farlo, come l’anno scorso, attraverso momenti piacevoli e ludici per grandi e piccini.
Vorremmo cercare di riflettere su temi grandi, quali per esempio il cambiamento climatico e la desertificazione, e portare i cittadini a scoprire quanto già esiste in termini di iniziative concrete sul proprio territorio. Il consorzio è un ente pubblico di natura associativa, che al proprio interno può avere anche degli utenti finali: è importante che chi vive qui possa conoscere il lavoro della nostra organizzazione ed essere sensibilizzato attraverso delle iniziative. Alcuni pensano che ci occupiamo unicamente di agricoltura e irrigazione, ma facciamo anche un lavoro molto importante per la difesa e la sicurezza idraulica del territorio. Banalmente, se le case e le strade non si allagano, è grazie a quanto da noi introdotto in termini di prevenzione e automazione di processi.
Mi racconti ora qualcosa in più sul progetto del Consorzio di realizzazione delle vasche di accumulo
Le due facce del cambiamento climatico sul nostro territorio sono, da una parte, la siccità dovuta all’erosione del suolo, dall’altra, il verificarsi di eventi meteo estremi, con precipitazioni di decine, se non centinaia, di millimetri d’acqua nel giro di poche ore. Il nostro progetto di vasche di accumulo è risultato di grande interesse collettivo, in quanto è riuscito a proporre un’unica soluzione per situazioni di “acqua non sufficiente” e di “troppa acqua”.
Abbiamo infatti recuperato la vecchia cava di Castrezzato e l’abbiamo trasformata in un bacino di raccolta d’acqua piovana che, collegato al canale Roggia, nei momenti di precipitazioni abbondanti raccoglie il flusso in arrivo dal sistema fognario e ne alleggerisce il carico. Nei momenti di siccità si può invece attingere al bacino per trasportare acqua a fini irrigui. Di fatto, abbiamo trasformato una cava abbandonata, potenziale discarica in un’area marginale, in qualcosa di completamente diverso, rendendola anche un luogo di ricreazione con acqua e verde.
Sono allo studio al momento operazioni simili di recupero ambientale anche in altre zone della Lombardia: è in partenza un progetto analogo a Calcinato, nell’area di competenza di un altro consorzio di bonifica. Sempre per contrastare il consumo di suolo, un’ulteriore iniziativa del nostro consorzio prevede di installare degli impianti fotovoltaici flottanti che, galleggiando sull’acqua, non sfruttano superfici sulla terra ferma.
Mi permetto di concludere dicendo che lavori come quelli che vi ho raccontato richiedono grandi investimenti ed è soltanto attraverso una politica nazionale chiara di mitigazione e contrasto del cambiamento climatico che riusciremo a portare avanti iniziative simili negli anni a venire.
Diego Balduzzi – Responsabile Area ambiente e comunicazione del Consorzio Oglio Mella