Un bene pubblico fondamentale da preservare

“La Giornata è un’occasione per invitare tutti, enti, istituzioni, cittadini a fare la propria parte: preservare l’acqua”

Intervista a Nicola Della Torre

La Seconda Edizione della Giornata provinciale dell’acqua si terrà il 20 maggio a Desenzano del Garda. Il tema di quest’anno è: Acqua è vita, cambiamento, limiti, responsabilità.  Come lo interpreta?

La tutela della risorsa idrica sta diventando un tema sempre più dirimente e centrale all’interno della società odierna: abbiamo davanti agli occhi ogni giorno le conseguenze della carenza d’acqua, anche nel nostro territorio. Acqua è vita ed è fondamentale che conserviamo questa preziosissima risorsa alla base dell’esistenza di tutti gli organismi animali e vegetali che abitano la Terra, esseri umani compresi. Basti pensare che potremmo resistere anche 15/20 giorni senza mangiare, ma soltanto 2 o 3 senz’acqua. L’acqua è un bene pubblico fondamentale e il diritto di accesso a questa risorsa dovrebbe essere garantito a tutta la popolazione mondiale.

Nella nostra provincia siamo stati fortunati fino ad ora perché abbiamo sempre avuto acqua a sufficienza per tutti gli usi, ma è importantissimo che venga implementato in maniera rigorosa l’intero ciclo dell’acqua: dagli usi civici, a quelli industriali e agricoli, fino agli scarichi, tutto dev’essere attenzionato; è fondamentale non solo per garantire la potabilità dell’acqua, ma anche per mantenere la risorsa in “buono stato di conservazione”, come ci chiede l’Unione Europea.

La Giornata è un’occasione per invitare tutti, enti, istituzioni, cittadini a fare la propria parte: preservare l’acqua significa intercettare i problemi a monte prima che si riversino a valle, creando conseguenze gravi.

Per voi quali sono gli obiettivi di questa giornata?

Credo che l’obiettivo generale sia di sensibilizzare i cittadini, comunicando loro chiaramente le problematiche importanti cui si va incontro in caso di perdita della risorsa idrica.

La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, di cui sono rappresentante, metterà l’accento, in questa occasione, sull’importanza dell’acqua per la conservazione degli ambienti unici: è fondamentale non solo avere questa risorsa in futuro, ma anche averla in un buono stato ecologico, riducendo il processo di eutrofizzazione[1]. Cercheremo di portare l’attenzione sui servizi ecosistemici che l’acqua, l’ambiente acquatico e gli ecosistemi umidi offrono all’umanità, anche gratuitamente.

[1] Fenomeno di arricchimento trofico dei laghi, di stagni e, in genere, di corpi idrici a debole ricambio; è dovuto al dilavamento dei fertilizzanti usati nella coltivazione delle terre circostanti o all’inquinamento organico prodotto dalle attività umane o a prodotti di rifiuto industriali. Provoca le cosiddette fioriture del fitoplancton che, abbassando il tasso di ossigeno, rendono l’ambiente inadatto per altre specie (per es., pesci). (Enciclopedia Treccani)

Mi racconti ora qualcosa in più sull’approccio ai servizi ecosistemici della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino

Abbiamo recentemente avviato una preziosa collaborazione con Acque Bresciane S.r.l Società Benefit e la società ETIFOR (spin-off dell’Università di Padova) per il riconoscimento dei servizi ecosistemici, vale a dire le cosiddette Natural Based Solutions (NBS) che gli ecosistemi ci offrono per migliorare la qualità delle acque.

Un esempio su tutti è quello della fitodepurazione naturale delle acque, ovvero una soluzione che fa uso di un bacino impermeabilizzato in cui il substrato ghiaioso e quello vegetale combinano la propria azione al fine di depurare le acque reflue.

Il progetto prevede l’implementazione e il riconoscimento dei servizi ecosistemici da parte del gestore della rete idrica, anche all’interno della tariffa per l’utilizzo e la gestione delle acque: ciò permetterà di monetizzare – e quindi valorizzare – i servizi ecosistemici stessi. I fondi ricavati da questa operazione saranno reinvestiti nella valorizzazione degli ecosistemi naturali, con delle azioni specifiche. Ad esempio, attraverso la realizzazione di zattere vegetazionali galleggianti naturali dalla tripla funzione: assorbire nutrienti delle acque, assorbire CO2 con la crescita della vegetazione, conservare l’ambiente vegetale e fornire rifugio e riparo alla fauna acquatica caratteristica dell’ambiente della Riserva.

Il percorso iniziato con il gestore è di grande valore, ma sicuramente complesso e da intendere e giudicare nel lungo termine. Ad oggi, sono stati avviati degli studi preliminari per definire una linea progettuale e temporale e sono stati fatti, sempre da Acque Bresciane, degli investimenti in termini di educazione ambientale e di riconoscimento del ruolo ecosistemico e del valore della Riserva.

In conclusione, credo sia importante sempre tenere presente che tutte queste sono, in generale, azioni di contrasto, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. Le problematiche che oggi vediamo come prioritarie da risolvere, come la siccità, sono sempre state in agguato: abbiamo rimandato i provvedimenti e adesso tocca fare i conti. Il nostro progetto, come molti altri sul territorio, cerca di approcciare questa crisi sistemica con una strategia di azione che possa risolvere le urgenze, ma allo stesso tempo funzionare sul lungo termine.

Nicola Della Torre – Direttore dell’Ente Torbiere del Sebino